L'Aquila
e i suoi santi patroni

San Massimo d'Aveia

10 giugno

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Il santo patrono di L'Aquila è San Massimo d'Aveia, insieme ai compatroni San Pietro di Morrone (papa Celestino V, 19 maggio), San Bernardino da Siena (20 maggio) e Sant'Equizio (12 agosto).

San Massimo d'Aveia

San Massimo d'Aveia è venerato come martire, come moltissimi santi dei primi tempi del cristianesimo. Nacque intorno al 228 ad Aveia (oggi Fossa), vicino a L'Aquila. Nato in una famiglia cristiana, voleva diventare sacerdote e professò la sua fede anche davanti al prefetto di Aveia, dopo essere stato imprigionato durante la persecuzione dell'imperatore Decio contro i cristiani. Venne torturato a lungo affinché abiurasse, ma inultilmente. Pare che gli venne persino offerta in sposa la figlia del governatore, ma Massimo rifiutò. Infine, venne ucciso buttandolo giù dalla rupe più alta di Aveia.

San Massimo d'Aveia, patrono di L'aquila

Nel 1256 le sue reliquie furono portate a L'Aquila, fondata da poco, e da allora San Massimo è il patrono della città.

La festa del santo patrono
e il compatrono Celestino

La festa di San Massimo viene celebrata ogni anno con una messa solenne nel duomo di San Massimo, ma l'evento più importante che si svolge a L'Aquila è la celebrazione della Perdonanza, istituita dal santo copatrono di L'Aquila San Pietro Celestino (chiamato anche San Pietro da Morrone o papa Celestino V).

Pietro da Morrone era un frate che aveva trascorso gran parte della sua vita vivendo da eremita in una grotta sui monti Celestino V (Pietro da Morrone), copatrono di L'Aquilaabruzzesi, prima sul monte Morrone e poi sulla Maiella. Era già ben conosciuto in Europa tra i sovrani e al papa come uomo di santità. Aveva raccolto attorno a sé altri eremiti e fondato la comunità che poi si sarebbe chiamata l'Ordine dei Celestini. Andò persino a Lione a piedi per incontrare il papa durante il concilio per impedire la soppressione del suo ordine. Eletto papa nel 1294, dopo oltre due anni di conclave e dopo che il conclave stesso aveva ricevuto da lui una lettera di rimproveri perché tardavano nell'elezione del nuovo papa, venne incoronato a L'Aquila. Aveva quasi ottant'anni. All'inizio cercò di rifiutare ma poi accettò la nomina. Passò improvvisamente dal suo eremitaggio a trovarsi nel mezzo di tutte le questioni politiche, sotto l'influenza del re di Napoli Carlo II, e affari di potere nella chiesa, controllati dal cardinal Benedetto Caetani, futuro papa Bonifacio VIII. Così, probabilmente rendendosi conto di essere manovrato, rinunciò alla carica di papa dopo soli quattro mesi. Meno di due dettimane dopo la sua rinuncia, il conclave elesse il nuovo papa, lo stesso cardinal Benedetto Caetani. Celestino voleva tornare al suo eremo, cosa che il cardinale Caetani gli aveva promesso. Invece lo fece arrestare e lo tenne recluso in un castello di proprietà Caetani, dove morì circa un anno dopo.

La Perdonanza Celestiniana


Dopo solo un mese dalla sua elezione, Celestino V compì il suo atto ufficiale più importante, per cui è ricordato ancor oggi: emise un documento chiamato la Bolla della Perdonanza, che concedeva l'indulgenza plenaria a chiunque (pentito e confessato) entrasse nella basilica di L'Aquila tra la sera del 28 e quella del 29 agosto.

Questa bolla vale tuttora e la sua celebrazione è un avvenimento sia civico sia religioso, con il sindaco che legge il testo della Bolla della Perdonanza prima dell'apertura della porta santa.
Ogni anno da allora si festeggia la concessione dell'indulgenza. Questa è preceduta da una settimana di eventi religiosi e culturali, convegni, spettacoli, un corteo storico con sbandieratori, concerti. In questo video puoi farti un'idea dei festeggiamenti.





Sono momenti veramente emozionanti, specie gli spettacoli di sera con lo scenario della Basilica di Collemaggio che si vede nel filmato.

Non perderti in questa occasione di visitare un altro dei gioielli d'Italia!



Comune di L'Aquila

Stemma di L'Aquila
di Araldicacivica.it

L'Aquila è il capoluogo della regione Abruzzo, che ha il 28% del suo territorio protetto, incluso in parchi: il Parco nazionale d’Abruzzo, il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco nazionale della Maiella, il Parco regionale Sirente-Velino.

Si trova ad un'altitudine di 721 metri sul livello del mare ed ha circa 70.000 abitanti. Per la sua posizione all'interno della regione e circondata dalle montagne, il clima a L'Aquila è piuttosto fresco d'estate, con notevoli differenze di temperatura tra giorno e notte, e decisamente freddo d'inverno.

Visualizzazione ingrandita della mappa

L'Aquila è una città antica, la cui costruzione fu iniziata da Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, finita di costrurie nel 1254. È una città ricca di cultura e di monumenti,

Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila
Basilica di Santa Maria di Collemaggio
Tra le bellezze della città c'è la Basilica Santa Maria di Collemaggio, con la tomba di papa Celestino V e la Porta Santa. Questo è l'unico luogo fuori Roma, dove ogni anno si può ottenere l’indulgenza plenaria (cosa che di norma avviene solo durante un giubileo), quando la porta viene aperta e si celebra la Perdonanza, istutita dallo stesso Celestino V, durante l'ultima settimana di agosto. È una specie di giubileo che si tiene ogni anno.

Il Castello Spagnolo, costruito sui resti di una piccola fortezza nel XVI secolo, ha ancora le torri angolari e il fossato ed è circondato da un ampio parco. Il castello ospita il Museo Nazionale d'Abruzzo con le sezioni di paleontologia che includono, tra le altre cose interessanti, lo scheletro di un elefante preistorico fossile ritrovato nella zona. Io stessa l'ho potuto ammirare ed è veramente impressionante per le sue dimensioni, è alto più di 4 metri e lungo più di 6 metri!


Castello spagnolo di L'Aquila
Il Castello Spagnolo
Quasi un simbolo della città è la Fontana delle 99 cannelle, costruita attorno ad una specie di piazzale a forma di trapezio, con 99 maschere diverse dalle quali sgorga l’acqua, a ricordo dei 99 castelli che, secondo la tradizione, costituivano la città. Un'altra particolarità è che non si conosce la fonte che alimenta la fontana.

Attorno a L'Aquila si possono fare escursioni nei parchi e ammirare gli animali (con un po' di fortuna e rispettando l'ambiente evitando di fare chiasso) e la vegetazione. I paesaggi aquilani, per la loro bellezza, sono stati lo sfondo anche di molti film.

Qui puoi immergerti nella natura e goderti una passeggiata lungo i sentieri. L'esponente più imponente della fauna della zona è l'orso marsicano, un tipo di orso bruno dell'Appennino, di taglia relativamente ridotta. Sono presenti anche esemplari di lupo appenninico. Altri mammiferi di rilievo nel Parco Nazionale d'Abruzzo sono il gatto selvatico, il cinghiale, il daino ed il capriolo. Diffuso nella zona marsicana del Parco Nazionale d'Abruzzo è il camoscio.

Fra i rapaci meritano di essere citati l'aquila reale, il falco, la poiana comune e lo sparviero. Tra gli altri uccelli si trovano il gracchio alpino e il picchio. Fra i rettili va segnalata la vipera comune, staziona nelle pietraie, vicino ai corsi d'acqua e nelle zone di cespugli bassi di ginepro. Basta saperlo così si possono evitare!



Ci sono molti boschetti di pioppi, di carpini e di cerri. Ci sono anche noccioli, castagni (ottimi in autunno per raccogliere un po' di frutti), aceri (spesso con esemplari mastodontici), il pino nero, l'abete rosso e il larice.

Tra gli arbusti si possono citare il ginepro, il mirtillo (commestibile, buonissimo!), la belladonna (di aspetto simile al mirtillo ma velenosa o addirittura mortale), l'agrifoglio. Si possono ammirare bellissimi fiori come gigli (specie protetta da una Legge Regionale dell'Abruzzo), campanule, sassifraghe, primule, genziane, garofanini e numerose orchidee. Da notare la stella alpina appenninica, una pianta rarissima sulle montagne dell'Appennino.

Gastronomia

Come in tutta Italia, la tradizione culinaria è molto importante. Quella aquilana è naturalmente molto legata alla cucina di montagna ed alla tradizione pastorale dell'Abruzzo.

I primi piatti si distinguono per l'uso di formati di pasta tipici dell’Abruzzo come gli "spaghetti alla chitarra" (a sezione quadrata), i ravioli, le "fregnacce" (pasta sfoglia tagliata male), accompagnati da sughi in genere a base di salsa di pomodoro e carne di agnello o con brodi vegetali o di pollo.

Tipica è anche la zuppa di ceci e castagne e la minestra di lenticchie e patate. Altro primo piatto dell'area dell'aquilano sono gli "anellini alla pecoraia", una pasta a forma di anello servita con una salsa di pomodoro e vegetali vari a cui si aggiunge la ricotta di pecora. Per i vegetariani, ci sono i piatti a base di legumi come le "sagne" (pasta a forma di rombo) servite con ceci o fagioli.

Sono molto usate le carni ovine. Ricetta tipica aquilana è quella della pecora alla cottora. Non mancano, ovviamente, gli arrosticini (spiedini di carne di agnello, di pecora e di castrato), diffusi in tutta la regione, e le salsicce di fegato.

L'Aquila è inoltre famosa sin dal medioevo per la produzione di un'ottima qualità di zafferano, che si ricava dai pistilli di un tipo di fiore, il crocus.
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Rinomata anche per la produzione di torroni, sia duri sia morbidi (qui hanno sede numerose aziende storiche del settore) e le ferratelle, dolci fatti con stampi in metallo dal disegno a rombi in rilievo.
Tutte ottime ragioni in più per visitare L'Aquila e l'Abruzzo.

Altri avvenimenti importanti

  • 21 gennaio: Sant'Agnese, festa delle malelingue
  • 20 maggio: festa di San Bernardino da Siena
  • 12 agosto: Sant'Equizio
  • 28 e 29 agosto: Festa della "Perdonanza" Celestiniana
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L'Aquila e i terremoti

L'Aquila si trova in una zona d'Italia ad alto rischio sismico ed è stata toccata spesso da terremoti di varia intensità. Il primo terremoto di cui si hanno notizie storiche è del dicembre 1315 che danneggiò la chiesa di San Francesco e per molto tempo costrinse i cittadini a dormire all'aperto o in ripari di fortuna in inverno.

Un altro forte terremoto ci fu nel settembre 1349, che danneggiò tratti delle mura cittadine, molte case e chiese, causando 800 vittime. Due chiese furono completamente abbattute.

Altri terremoti poco gravi ci furono nel 1384, 1423, 1456. Nel 1461 tra novembre e gennaio successivo vi furono varie scosse che distrussero alcuni paesi dei dintorni.

Un altro terremoto nel 1498 e un altro grave nel 1646, con scosse che continuarono per sessantacinque giorni, con 166 scosse registrate. Ancora scosse nel 1672 e poi il più grave terremoto nella storia della città si verificò nel 1703, con la prima scossa nell'ottobre 1702 e l'ultima nell'ottobre 1703. Quasi tutta la città fu distrutta e hanno stimato che in tutto morirono circa 6000 persone.

Altri sismi più o meno gravi, otto avvennero nel 18° secolo; undici nel 19° secolo; quattro nel 20° secolo e l'ultimo grave terremoto è avvenuto il 6 aprile 2009.

Aiutiamo L'Aquila!

Il 6 aprile scorso L'Aquila è stata colpita da un grave terremoto che ha danneggiato gran parte della città e dintorni. Ci sono state circa 300 vittime e moltissima gente ha perso tutto ciò che aveva. Circa 80.000 persone di L'Aquila e provincia hanno dovuto abbandonare le loro case perché pericolanti e stanno vivendo in tende. Tante attività produttive, industriali, agricole, commerciali, di servizi, insomma lavorative sono andate perse o sono bloccate.

Molte delle bellezze artistiche della città hanno bisogno di essere restaurate, così come case, scuole, ospedali, uffici, aziende, negozi.


Nonostante il terremoto abbia colpito principalmente la provincia dell'Aquila, tutto l'Abruzzo ne sta risentendo: molti alberghi della costa stanno ospitando gli sfollati, la stagione turistica è compromessa anche per le tantissime disdette, pure in zone che non hanno subito danni, come i parchi. Tutti possiamo fare molte azioni per aiutare L'Aquila e l'Abruzzo:
Oltre a fare donazioni in denaro, è possibile aiutare in altri modi, per dare sostegno direttamente alle attività locali. Anche se al momento non è possibile visitare L'Aquila da turisti, a causa dei danni causati dal terremoto, si possono comunque:
  • prenotare vacanze in Abruzzo
  • visitare i parchi abruzzesi: il cuore dell'Abruzzo sono i Parchi, sono vivi e ti aspettano
  • acquistare prodotti alimentari abruzzesi.
Potrebbe essere un'occasione per conoscere meravigliose zone d'Italia ed essere utili e, andando in vacanza, aiutare chi in questo momento ha bisogno.

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Per ulteriori informazioni:
Comune di L'Aquila

A.P.T.R. "Abruzzo Promozione Turismo"
Via N. Fabrizi, 171 - 65100 Pescara
Numero verde 800 502520
Tel. +39 085429001, fax +39 085298246
posta elettronica: info.aptr@abruzzoturismo.it
Azianda per la promozione turistica in Abruzzo
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Appello del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise
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